Fab Paris 2025: Il Grand Palais Si Trasforma In Una Macchina Del Tempo Dell'arte.

Vuoi attraversare trenta secoli di storia dell'arte senza lasciare Parigi? Dal 20 al 24 settembre 2025, FAB PARIS ti apre le porte di un viaggio temporale dalle mille tappe sotto la mitica vetrata del Grand Palais.

Un rientro artistico che dà il tono

Dopo quattro anni di lavori, il Grand Palais riapre finalmente le sue porte... e che battesimo! FAB PARIS, erede prediletta della Biennale des Antiquaires, si insedia dal 20 al 24 settembre per lanciare, in modo spettacolare, la stagione mondiale delle fiere d'arte.In palio: quasi 100 gallerie internazionali, 20 specialità, dall'Antichità alla NFT, e soprattutto quel delizioso mix di epoche che fa battere il cuore dei collezionisti di oggi. Secondo il rapporto Art Basel & UBS, il mercato globale dell'arte ha raggiunto i 67,8 miliardi di dollari nel 2023; la Francia ne rappresenta circa il 7%. Tanto per dire che Parigi conta - e qui lo dimostra, con maestosità.

Una fiera, mille specialità: istruzioni per l'uso

Dipinti antichi, arte asiatica, mobili di design, alta gioielleria... FAB PARIS gioca la carta del caleidoscopio.
Capolavori modernisti (Picasso, Magritte, Giacometti) presso Landau Fine Art.Una coppa micenea del XIV secolo a.C. alla Galleria Tarantino.Un mobile brutalista in acciaio e foglia d'oro firmato Paul Evans (anni '60) presso Gokelaere & Robinson.Questa pluralità non è casuale: il 78% degli acquirenti di età inferiore ai 40 anni dichiara di mescolare antico e contemporaneo nei loro interni (sondaggio Hiscox 2024). FAB PARIS offre quindi un buffet visivo all you can eat.

Oggetti insoliti: quando la curiosità incontra la bellezza

Non è una fiera dove si sfoglia educatamente un catalogo. Qui, ci si ferma di colpo davanti a una "birichina da spiaggia" di 2,40 m, modulo retro-futuristico uscito direttamente dagli anni Settanta, o davanti a un imponente buffet simbolista che mescola quercia scolpita e grès smaltato. Instagram-proof, direbbero alcuni; conversation piece, correggerebbero i puristi. Ad ogni modo, ogni stand nasconde IL pezzo che farà alzare un sopracciglio, spalancare gli occhi — e a volte il portafoglio.

Gli arredatori stelle come esploratori

Venerdì 19 settembre alle 14, spazio al decodificare le tendenze: Jean-Charles de Castelbajac, Timothy Corrigan, Jacques Garcia, Constance Guisset, Jean-Michel Wilmotte, Charles Zana & co. percorrono i corridoi e condividono i loro colpi di cuore in diretta. Per i neofiti, è l'equivalente di uno Personal Shopper XXL. Per i professionisti, una bussola preziosa in un oceano di tentazioni.

1925-2025: il centenario dell'Art Déco in maestà

Cento anni fa, quasi giorno per giorno, l'Esposizione Internazionale delle Arti Decorative consacrava un nuovo stile sotto la stessa vetrata. FAB PARIS rende omaggio a questo giubileo con una mostra museale firmata Galerie Vallois e una pioggia di pezzi iconici: la poltrona "ai draghi" di Eileen Gray, gioielli geometrici, orologi laccati... Bonus: alcuni commercianti tirano fuori dalla loro cassaforte pezzi mai visti prima, per far battere ancora più forte il cuore dei puristi.

Focus sul Giappone: dal samurai al vetro contemporaneo

L'arcipelago si impone con forza nell'edizione 2025. Si passa, in pochi passi, da una armatura gumai mogami dell'epoca Edo (Galleria Charbonnier) a un delicato vortice di vetro laminato firmato Niyoko Ikuta (A Lighthouse called Kanata). Questo confronto illustra la filosofia stessa di FAB PARIS: creare ponti. E ricordare, incidentalmente, che il mercato dell'arte asiatica rappresenta da solo il 38% delle vendite globali.

Quando la gioielleria flirta con il design.

Dopo un lungo periodo di assenza, l'alta gioielleria fa un ritorno in grande stile. Lydia Courteille presenta le sue creature surreali, Silvia Furmanovich rivela la sua collezione "Kashmir" dove orecchini in carta pesta si affiancano a rubini e citrini, mentre la Maison Riondet espone una Reverso del 1932 appartenuta alla leggenda svizzera del calcio Roger Feutz. Qualcosa che può affascinare tanto gli appassionati di orologeria quanto i fashionisti.

Il cambio della guardia: quattro giovani commercianti sotto i riflettori

Meno di 30 anni, l'entusiasmo radicato nel corpo e braccia piene di gemme: Joseph Lacroix-Nahmias, Arthur Laurentin, Thomas Rey e Manolo Vosse rappresentano quella generazione che rompe gli schemi. Il loro spazio, scenografato da Edgar Jayet, accosta senza complessi un gesso di Rodin e del design post-punk. Prova che il mercato, spesso considerato sobrio, sa anche pulsare.

Patrimonio vivente: restauri e mecenatismo in diretta

FAB PARIS non si limita a vendere. La fiera ripara e trasmette. Sotto i vostri occhi, un dipinto di Hippolyte Lazerges torna alla vita grazie alle restauratrici della Città di Parigi. Più avanti, una sessantina di opere del Museo Nissim de Camondo attendono lo slancio di mecenati per finanziare il loro restyling. Infine, la fondazione "Il più grande museo di Francia" sensibilizza il pubblico alla salvaguardia dei tesori regionali. Un modo concreto di ricordare che collezionare significa anche proteggere.

100 laboratori, 100 artisti: immersione nella creazione francese

Il fotografo Antoine Schneck espone una ventina di ritratti in formato XXL tratti dalla sua serie « 100 atelier, 100 artisti ». Vi si incontrano Gérard Garouste, Ronan Barrot, o ancora Marinette Cueco nei loro antro. Sabato 20 settembre alle 18, sessione di dediche conviviale: l'occasione per raccogliere un aneddoto o due — e, perché no, per rompere il ghiaccio con il vostro pittore preferito.

Informazioni pratiche: preparate la vostra visita

Date: 20-24 settembre 2025 (inaugurazione il 19 dalle 14:00 alle 22:00).Luogo: Grand Palais, avenue Winston-Churchill, Parigi 8°.Biglietteria: a partire da 25 € (ridotto: 15 €). Prenotazione consigliata.Tempo medio di visita: 2 ore per passeggiare, 4 ore per vedere tutto, un giorno per approfondire.Consiglio: arrivate presto nel fine settimana o preferite il lunedì mattina, fascia oraria prediletta dai professionisti, più tranquilla per ammirare le opere.

Nota Bene

Il termine « oggetti d'arte » include qui sia le antichità che le opere moderne e contemporanee.
I dati di mercato provengono dal rapporto Art Basel & UBS 2024 e dal ministero della Cultura francese.
L’Art déco è un movimento nato ufficialmente nel 1925, caratterizzato dalle sue linee geometriche, dai suoi materiali lussuosi e dal suo gusto per la modernità industriale.